L’8 marzo sarà la festa della donna, più propriamente detta “giornata internazionale della donna”, dal momento che non è propriamente una festa, bensì un momento pensato per la riflessione. Questa giornata è nata infatti per sensibilizzare la società sui temi dell’emancipazione femminile, portando l’attenzione in particolar modo sull’uguaglianza di genere, i diritti, le discriminazioni e le violenze di genere. L’origine di questa giornata non è storicamente chiarissima: sono state infatti numerose le iniziative legate a delle proteste delle donne, in particolare per quanto riguarda il diritto di voto. Sappiamo però per certo che l’ufficializzazione di questa giornata avvenne ad opera dell’ONU nel 1977, quando con una risoluzione si decise l’organizzazione in tutti gli stati membri di una “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”, e l’8 marzo divenne una data comune a molte nazioni.
Per l’occasione noi di Incipit23 abbiamo selezionato una rassegna di libri che raggruppano in un unico insieme i vari temi fondamentali della festa della donna: tra loro, troverete sia dei saggi su alcuni temi cruciali, sia dei romanzi, che hanno come nucleo narrativo le questioni riguardanti le donne. Buona lettura!
5 libri da leggere per la festa della donna
Il femminismo è per tutti (Bell Hooks)
Il femminismo non è un concetto astratto o ideologico, ma è qualcosa che può toccare e cambiare profondamente la nostra vita e la vita di tutti quelli che ci circondano. La prima azione da compiere è però forse la più difficile: avvicinarsi e scoprire con i propri occhi che cos’è il movimento femminista. Avvicinandosi ad esso si può veramente affermare che il femminismo è per tutti.
Bell Hooks, pseudonimo di Gloria Jean Watkins, è un’importante autrice di numerosi libri riguardanti il pensiero femminista. In questo testo, sottotitolato “una politica appassionata“, mette al centro del suo pensiero l’azione concreta, appunto l’avvicinamento al movimento femminista, che per lei rappresenta ciò che ci consente di essere donne e uomini pienamente realizzati, capaci di vivere la verità che tutti noi siamo stati creati uguali.
Il movimento femminista progredisce quando un maschio e una femmina lavorano a mettere fine al sessismo. Quel lavoro non richiede necessariamente che entriamo in un’organizzazione; possiamo lavorare al femminismo lì dove siamo. Possiamo cominciare a lavorare sul femminismo a casa, proprio dove viviamo, educando noi stessi e i nostri cari.
Ventitré (Simona Colaiuda)
Ventitré è la storia di Ilaria, una giovane donna che vive una vita serena: vive nella città in cui è nata, ha un’amica del cuore, un marito che la ama, una famiglia d’origine conosciuta e stimata dalla società. Ilaria però non riesce a soddisfare il suo più grande desiderio: diventare madre. Ed è proprio attraverso questa crepa che si allarga sempre di più che il suo passato torna ad affacciarsi in modo inquietante nella sua vita.
Simona Colaiuda intesse una storia di abbandoni e ritorni, un racconto intenso e veloce in cui amore e tradimento convivono e si sovrappongono senza tregua, tracciando la strada che porta all’imprevedibile finale.
Un libro per riflettere su uno dei grandi problemi delle donne: la maternità. Avere figli, secondo molti, è un segno di un raggiunto status sociale, ma siamo convinti che sia veramente così? E se una donna, come Ilaria, volesse avere figli ma non può? Ilaria è considerabile una donna che si è realizzata a pieno anche senza figli? Il dibattito nella nostra società è forte e l’autrice lo racchiude e lo esemplifica in questo romanzo fortissimo, che ti colpisce dritto al cuore.
Maria Maddalena rivelata (Meggan Watterson)
La prima apostola, il suo vangelo femminista e il cristianesimo che ci fu sottratto: in una rilettura critica dei testi sacri, Meggan Watterson aggiunge un quinto vangelo che sarebbe stato dimenticato, quello di Maria Maddalena, un vangelo in cui si afferma chiaramente che il peccato non esiste, perché non c’è nulla di intrinsecamente peccaminoso nell’essere umano. Noi siamo questo corpo e siamo anche quest’anima. Entrambi, senza un primeggiare dell’uno sull’altra e viceversa.
La vera novella del vangelo di Maria è che siamo tutti intrinsecamente buoni, e questa bontà di fondo ci accompagna anche nella risalita genealogica verso le nostre origini. Il vangelo di Maria diventa, secondo l’autrice, la prova manoscritta di ciò in cui già credeva.
Un libro per riflettere sul vero ruolo della donna nella storia, troppo spesso messa da parte e giudicata come meno importante. Chissà come sarebbe il mondo se non avessimo messo a tacere le donne fin dall’inizio…
Perdersi (Annie Ernaux)
Tra il settembre del 1988 e l’aprile del 1990 una donna trascrive sul suo diario la passione totale e incondizionata che sta vivendo per un uomo, un diplomatico sovietico di stanza a Parigi col quale ha iniziato una relazione durante un viaggio in URSS. Con l’intensificarsi del trasporto erotico e del coinvolgimento emotivo, l’autrice scopre di essere divenuta “una comparsa” nella propria stessa vita, di dipendere in tutto e per tutto dalla presenza di un amante sempre lontano e quasi inconoscibile, diviso fra doveri coniugali e ambizioni di carriera.
Il romanzo di Ernaux ci offre una visione nitida sul sentimento che affolla ogni spazio e ogni istante. Perdersi è il resoconto nudo di un’ossessione assoluta, di un desiderio che la scrittura non doma né sopisce, ma testimonia con bruciante e disperata verità.
Un libro che arriva dritto al cuore, permettendo di comprendere a pieno i conflitti interni di questa donna, tra un amore ossessivo per un uomo e il desiderio di vivere. Una donna devastata con un vuoto interiore enorme, ma che cerca con tutto il suo “vuoto” di amare un uomo che risulta sempre lontano in uno stato di continua precarietà…
La guerra contro le donne (Rita Laura Segato)
Ogni femminicidio, che l’immaginario comune continua a erotizzare, è un messaggio di conferma che “qualcosa di molto importante” per l’ordine attuale del mondo poggia sulla subordinazione delle donne, sulla loro esclusione e riduzione a vittime. Partendo da quelle comunità del continente latinoamericano che avevano e hanno “progetti diversi” quanto ai rapporti di genere, l’antropologa argentina Rita Laura Segato si distacca nettamente dalle letture eurocentriche che confinano la violenza di genere nella sfera del privato, accettando la sfida interpretativa posta dalla cruenta scia di crimini contro le donne.
Una sfida pienamente pubblica e politica la cui posta in gioco è una cessazione della violenza che passa per una profonda trasformazione delle mentalità e per l’accettazione di un mondo “al plurale“. Un resoconto chiaro e puntuale che parte dai lontani luoghi del Sudamerica ma che ha sempre come termine di paragone il mondo occidentale, affrontando le questioni del patriarcato, delle relazioni tra la guerra e le donne, delle politiche femministe e dei femminicidi.
Un libro che racconta a tutto tondo le sfide giornaliere che le donne devono affrontare, oppresse in un mondo che è fatto su misura per gli uomini. Un libro che ci insegna che è necessario fare politica quotidiana, al di fuori dello stato: ritessere il tessuto della comunità, abbattere i muri che incapsulano gli spazi domestici e ripristinare la politicità propria della vita comunitaria. E’ a partire da qui che possiamo riorientare la storia in direzione di una maggiore felicità comune.
“Le donne sostengono la metà del cielo”
Un proverbio cinese afferma che “le donne sostengono la metà del cielo“: una grande fatica non adeguatamente compensata da una dose corrispondente di diritti. In un mondo cucito su misura per l’uomo, questi libri ci indicano, con temi e toni diversi, la strada da intraprendere verso una maggiore giustizia sociale.
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