Il giornalista Riccardo Russino ha intervistato per il settimanale Diva e Donna l’autore Roberto Cattaneo, edito da Incipit23 con il libro Viaggiando incontro alla notte.
Il libro affronta un tema molto attuale: i femminicidi; e le bugie dietro a questi crimini. Non è una storia d’amore. È una storia di ossessione, la storia di una cultura malata e secolare che uccide, in Italia, una donna ogni tre giorni.
“Lo doveva sapere. Lo doveva sapere bene. Lo doveva sapere, cazzo, che quella relazione la esponeva a rischi. E probabilmente lo sapeva, ma aveva deciso di correrli lo stesso. Io resto convinta che in cuor suo Francesca era consapevole che quella storia alla fine non le avrebbe portato niente di buono. Ma esistono mille modi per nascondersi la verità, mille modi per barare con se stessi. Basta volerlo.”
All’inizio dell’intervista, Russino chiede come l’autore, giornalista che ha scritto centinaia di articoli di politica, lavoro ed economia, abbia avuto l’idea di scrivere un romanzo su un femminicidio: “Ho scritto questo libro per lo sdegno e la vergogna che provavo, e ancora provo, nel leggere, un giorno sì e uno no, di casi di femminicidio. Volevo fare qualcosa e ho deciso di sfogare rabbia e frustrazione raccontando uno di questi fatti, ovviamente di invenzione. Magari non servirà a nessuno, ma è servito a me“.
Russino continua chiedendo come mai Cattaneo abbia scelto di soffermarsi soprattutto sulle bugie che la protagonista racconta a se stessa per giustificare le azioni del compagno: “Leggendo articoli su casi di femminicidio o seguendo programmi come ‘Storie Maledette’ di Franca Leosini e ‘Amore Criminale’, mi ha sempre colpito come le donne che sono state uccise non volessero vedere quello che le persone intorno a loro era chiaro: avevano una relazione con un uomo che diceva di amarle ma che, invece, voleva solo controllarle. Ho voluto quindi indagare la fragilità dell’essere umano e le bugie a cui ci si aggrappa pur di negare la realtà“.
Infine, viene indagata la motivazione di affidare la narrazione direttamente alla figlia della protagonista: “Attraverso il personaggio della figlia della vittima ho voluto raccontare qualcosa che sembra reale ma che poi diviene reale. E ho voluto urlare a questa ingiustizia, soprattutto con la frase ‘Mai avrei immaginato che potesse finire così“.
Ringraziamo molto per l’intervista il giornalista Riccardo Russino, il nostro autore Roberto Cattaneo e Cairo Editore.
Potete trovare Viaggiando incontro alla notte qui: