Quando dovrebbe entrare in scena un certo personaggio? In quale momento della storia risuonerebbe meglio il climax? Qual è la missione del protagonista? Avere una risposta a tutte queste domande è fondamentale per scrivere un romanzo che funzioni, a livello letterario prima ancora che commerciale. È per questo che ogni storia deve avere una solida struttura.
Immagina un mosaico. Se tutti i tasselli sono alla rinfusa, non importa più quanto bello ciascuno di essi sia: non verrà mai fuori un’immagine. Il vero potenziale di quel mosaico resterà sepolto per sempre. È la struttura di una storia ciò che permette di dar forma all’idea, è la base dalla quale ogni buona storia deve partire, se si intende fare sul serio (ovvero essere letti e pubblicati).
Come strutturare una storia
Esistono diversi modi per scrivere una storia assicurandosi che abbia una solida struttura. Innanzitutto, l’ideale sarebbe svolgere questo tipo di lavoro mentre si è ancora in fase di stesura, non dopo, nella fase di editing. Tuttavia, se la vostra storia è già nero su bianco – ma proprio non vi convince – potete armarvi di pazienza e riscriverla, utilizzando pezzi della bozza, secondo un metodo preciso. Ci sono moltissimi metodi e ogni scrittore ha il suo preferito. Oggi vogliamo concentrarci sul metodo ideato da Nigel Watts: l’arco narrativo a 8 fasi.
Le 8 fasi di Watts
In cosa consiste il metodo dell’arco in 8 fasi? Si tratta, essenzialmente, di suddividere la storia in fasi basandosi su una lista di punti chiave dello svolgimento della trama.
- Stasi. Il protagonista vive la sua vita di sempre: si pensi ad Alice che ascolta annoiata la lezione del giorno. È la quotidianità, spesso monotona, che precede il vero e proprio inizio della storia.
- Svolta. È il momento in cui tutto cambia: la scoperta della tana del Bianconiglio per Alice. Qualcosa, spesso al di fuori del controllo del protagonista, sconvolge gli equilibri di sempre e mette in moto gli eventi che andranno a comporre la storia.
- Missione o Ricerca. In questa fase, il protagonista lavora per il raggiungimento di un obiettivo: Alice, persa nel Paese delle Meraviglie, cerca di tornare a casa.
- Sorpresa. È il “corpo” della storia, una fase in cui eventi e ostacoli di ogni tipo si susseguono, frapponendosi tra il protagonista e il suo obiettivo: Alice, che nel corso della sua avventura nel Paese delle Meraviglie incontra ogni tipo di strana creatura.
- Scelta critica. In questa fase, il protagonista è chiamato a compiere una scelta: Alice prende coscienza della propria forza e dei propri mezzi e decide di usarli con consapevolezza.
- Climax. Il diretto effetto della scelta del protagonista: l’astuzia di Alice le permette di trionfare contro la Regina di Cuori.
- Ribaltamento. In questa fase si verifica il cambiamento più importante della storia: Alice si lascia alle spalle il Paese delle Meraviglie. È fondamentale che il cambiamento a cui si assiste in questa fase sia la diretta conseguenza della Scelta critica e del Climax e non “per esigenze di trama”.
- Scioglimento. La tensione che ha portato avanti la trama è finalmente risolta: Alice è tornata a casa. In questa fase, i personaggi raggiungeranno una condizione di nuovo equilibrio, resi più saggi e più forti dalle vicende che hanno attraversato per arrivarci. L’obiettivo è raggiunto: la storia è conclusa.
L’arco a 8 fasi permette all’autore di comprendere le mancanze nella propria storia. Per esempio, se il protagonista sembra scialbo, forse non ha una Missione abbastanza importante per lui (oppure non ne ha proprio alcuna); se a un certo punto la storia sembra diventare “smorta”, potrebbe essere perché manca un picco di tensione degno di essere chiamato Climax.
8 fasi…+ 2!
Alle 8 fasi di Watts, ci sentiamo di aggiungere “Le 2 fasi di Incipit”. Due consigli in più, che non fanno mai male, per sistemare la struttura del tuo manoscritto e renderla più efficace
- La prima pagina. È ciò che cattura il lettore: per questo, più di ogni altra cosa, la prima pagina deve incuriosire. Deve far dire al lettore “voglio sapere come va avanti”. Solo così il tuo romanzo sarà letto.
- L’ultima pagina. Anche il suo ruolo è cruciale: l’ultima pagina è il saluto finale tra la storia e il lettore. In quanto tale, deve stupire. Non servono grandi colpi di scena: per ogni storia c’è un finale, che può essere solo suo e senza il quale essa non sarebbe mai davvero completa. In che modo deciderai di veicolare il senso di stupore ai tuoi lettori… quella è una decisione che spetta solo a te.