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“Il golf è essenzialmente un esercizio di masochismo praticato all’aperto.”
La frase del golfista irlandese Paul O’Neill che introduce il primo capitolo dice già tutto: questo è uno sport fatto per chi è disposto a soffrire. E non soffrire fisicamente – dopotutto si tratta di un sano esercizio fisico in mezzo alla natura – ma psicologicamente e moralmente. In dodici rapidi “quadretti” tematici e uno spassoso racconto giallo, Tomaso Nigris (imprenditore, editore, scrittore e golfista, ma non necessariamente in quest’ordine) ci racconta le gioie e i dolori del golfista dilettante: quello che paga per giocare, che studia i colpi dei grandi maestri e poi cerca di replicarli con alterni risultati, che si arrabbia per un colpo sfortunato, ma poi si vanta con gli amici e compagni di partita per un colpo eccezionale che, il più delle volte, è solo una clamorosa botta di culo. Il tono dell’autore è ironico e scanzonato, ma non per questo meno tecnico e accurato nel descrivere gli aspetti tecnici della disciplina, l’attrezzatura, i momenti clou di una gara e, soprattutto, i pensieri, le gioie e i dolori del golfista “della domenica”.
Descrizione
Questo libro è dedicato ai golfisti dilettanti, quelli che pagano per giocare a golf.
Noi golfisti siamo una categoria che andrebbe protetta, perché per giocare a golf non devi essere del tutto normale, devi soffrire di una sorta di masochismo, che è la ricerca del piacere attraverso il dolore. Dolore psicologico e umiliazione.
Il golf è uno degli sport più affascinanti e complessi. Divide il mondo in due categorie: chi lo ama appassionatamente e chi lo odia o non lo considera neppure uno sport.
Nell’immaginario collettivo si considera il golf giocato a livello amatoriale uno sport facile, noioso, poco faticoso, per gente in età avanzata, che si gioca in posti bellissimi, rilassandosi e magari facendo intanto affari.
Falso! Si tratta di uno degli sport tecnicamente più difficili al mondo, secondo solo al salto con l’asta…
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Autore: Tomaso Nigris
Tomaso Nigris è imprenditore, editore (della stessa Incipit23) e autore eclettico capace di muoversi tra il genere giallo, le storie per bambini e la narrativa “non di genere”, collezionando numerosi premi letterari. Tra questi: il Premio Giallo Garda 2015, con Una nuova luce; il Premio Montefiore 2019, con Il mistero della morte apparente; il Premio Letterario Milano International 2019, con Immagino – Il sigillo dei Magi Ha inoltre contribuito al libro di fotografie “Around the World in 80 Images”, è autore dei testi del libro illustrato “È Natale tutto l’anno” e della serie illustrata “Miracolandia”, giunta al 5° episodio. C’è sempre un fiore da cogliere è il suo quarto romanzo. Sua, come è stato per le opere precedenti, è la foto che ne orna la copertina: un fiore, vivo e vibrante, che aspetta di essere colto, dal lettore e dai personaggi (reali e fittizi) del libro stesso.
Informazioni aggiuntive
Formato | Ebook, Cartaceo |
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ISBN | 979-1-280386-56-4 |
Pagine | 55 |
Dimensioni | 210×148 |
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