“Le parole in un click”: la classifica finale della I Edizione

“Le parole in un click”: la classifica finale della I Edizione

Anche la Fase 2 del concorso si è conclusa!

Vogliamo ringraziarvi sinceramente per la grande partecipazione. Grazie di cuore per questa bellissima esperienza accanto a voi!

Ecco qui i vincitori che avete scelto…

Premio Giuria Popolare: Inutile, di Francesca Brancaccio

Pensieri di tempo sprecato, di nostalgia, di debolezza, di soldi, di fallimento, di umiliazione, di mancanza, di inutilità. A piccole dosi, all’inizio in modo anche abbastanza incomprensibile, da scuotere la testa e farsi una risata; ma poi erano tornati, gli avevano reso lo studio faticoso e poi più faticoso e poi impossibile. Gli erano passate le voglie, anche di uscire, anche di parlare.

Menzione d’onore – Miglior fotografia: Le parole che ho perso, Rossella Bovolenta e Silvia Favaretti

È passato un altro po’ di tempo ma sono sempre qui. Non mi dispiace di avere una tonaca consunta, un cestino rabberciato, la pelle del petto un po’ rovinata da una malattia che nessuno ha capito. Mi dispiace solo di non imparare le cose della scuola.

Menzione d’onore – Miglior illustrazione: Nora, di Marco Pirotta e Silvia Ventura

“Sai Nora, hai ragione, a volte dico delle bugie. Mi perdoni?” “Solo se salvi quei poveri pinguini!” “Non posso salvarli, però se vuoi possiamo immaginare come dovrebbe essere la loro casa. Sogniamo un po’.”

Il podio

E non dimentichiamo le tre fantastiche autrici che si sono aggiudicate il favore della Giuria Tecnica: le prime tre classificate!

Primo posto: Dante e Beatrice, di Nicoletta De Lellis

Ma quella sera non c’era nessuna stella ad illuminare il cielo, non una brezza a cullarmi; quella sera la natura sembrava essersi fatta da parte, sembrava aver smesso di comunicarmi che c’era per lasciare spazio ad un’eco straziante: la tua eco.

Secondo posto: Tonia, di Annamaria D’Urso

Quella sera Tonia morì. La sua vita si fermò, e con essa i desideri, i progetti, le emozioni, il futuro. Ma il respiro no, non si fermò, continuò a ritmare il tempo, solitario, caparbio, incurante della volontà di quel corpo a cui ventisei anni prima era stato destinato.

Terzo posto: Folaghe e Lockdown, di Giuliana Arpini

Mamma folaga sente, finalmente, la sicurezza che davvero sta accadendo qualcosa di straordinario, a favore degli animali e delle piante. Insieme ai suoi piccoli e alle altre folaghe torna a nuotare nello stagno, quasi con allegria. Mentre immerge la testa nell’acqua si domanda se, oggi, il parco appartenga a loro.

L’articolo dedicato a loro lo trovate QUI.

Ma restate sintonizzati: c’è ancora una piccola (o grande?) sorpresa in serbo per voi…

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