Di tutt’altra pasta: un libro per parlare ai bambini di integrazione
Un bambino italiano catapultato in un paese straniero si ritrova all’improvviso senza amici. E come può fare amicizia, quando non riesce a parlare la lingua dei suoi compagni?
Ma forse esiste un altro modo di creare legami. Forse esiste un’altra lingua, capace di superare le barriere e i pregiudizi, che tutti i bambini del mondo sanno parlare dalla nascita.
Una viaggio alla scoperta della diversità, che può essere anche un punto d’incontro, un’occasione per scoprire una cultura nuova.
Recensione di Deborah Lazzaro
“Di tutt’altra pasta” è un libro che parla di razzismo e accoglienza, due tematiche molto importanti da condividere con i bambini.
Racconta la storia di un bambino italiano che si trova in un paese straniero e si ritrova improvvisamente senza amici. Come farà ad interagire senza conoscere la lingua parlata? Troverà accoglienza o derisione?
Questa lettura è molto preziosa a mio avviso e dovrebbe essere letta in tutte le classi e in ogni casa. Ritengo sia “preziosa” (e il termine non è scelto a caso) perché non è semplice parlare di razzismo in modo davvero efficace ai bambini e questo libro rappresenta una vera e propria risorsa in tal senso.
Il libro consente ai bambini di immedesimarsi appieno nell’esperienza del protagonista e capire cos’è il razzismo e quanto esso sia inutile e dannoso.
Potete trovare il libro qui: